Cos'è la certificazione MOCA?

MOCA è l’acronimo di Materiale e Oggetti a Contatto con Alimenti; la certificazione MOCA, quindi, è un documento tramite il quale un’azienda produttrice certifica che i propri prodotti rispettino i requisiti imposti dalle normative per l’igiene alimentare.

È importante notare che i prodotti che sono sottoposti alla certificazione MOCA non sono gli alimenti ma quei prodotti che andranno a contatto con gli alimenti. Le aziende che andranno a testare i propri prodotti, quindi, sono produttrici di contenitori, imballaggi e avvolgenti per gli alimenti.

La certificazione MOCA è obbligatoria e per ottenerla devono essere effettuati test di laboratorio per verificare il trasferimento di sostanze chimiche (o migrazione) dal materiale ad un alimento.

Migrazione Globale e Migrazione Specifica

La prova di migrazione globale serve a individuare quante sostanze, in totale, vengono cedute all’alimento con il quale il materiale testato è a contatto. Questa procedura consiste nel simulare le condizioni reali di utilizzo e successivamente misurare la quantità di sostanze migranti che si trasferiscono dall’imballaggio al cibo durante un determinato periodo di tempo e a determinate condizioni di temperatura. Queste analisi permettono di garantire che i livelli di migrazione siano entro i limiti stabiliti dalle normative sulla sicurezza alimentare.

La migrazione specifica, a differenza di quella globale, misurerà la quantità massima autorizzata di una sostanza specifica che può migrare nel prodotto alimentare. I valori per la migrazione specifica vengono stabiliti in base a studi condotti dal comitato scientifico europeo per il cibo (EFSA).

La scelta del tipo di analisi di migrazione del MOCA dipende non solo dalle caratteristiche dell’alimento ma anche dalle modalità di commercializzazione e produzione. Per ottenere una certificazione MOCA, infatti, è necessario conoscere i componenti e le condizioni d’uso dell’alimento.

Migrazione positiva e negativa

Si parla di migrazione positiva quando avviene dal MOCA all’alimento, e di migrazione negativa nel caso contrario.

Se la migrazione avviene dal MOCA all’alimento, allora è una migrazione positiva. Questo tipo di migrazione è quello da contare per valutare la sicurezza alimentare. La migrazione positiva può essere causata da diversi fattori, tra cui la composizione chimica del MOCA, le condizioni di stoccaggio e di contatto con gli alimenti, la temperatura e la durata del contatto. L’operatore del test dovrà monitorare attentamente questo processo per garantire che i livelli di migrazione siano conformi alle normative stabilite per proteggere la salute pubblica.

La migrazione negativa avviene se è l’alimento che contamina il MOCA. Le sostanze presenti negli alimenti, come ad esempio aromi, coloranti o conservanti, possono interagire con il materiale dell’imballaggio, causando potenziali cambiamenti nella composizione chimica del MOCA o addirittura la migrazione di componenti dannosi verso il materiale stesso.

Come testare la migrazione sui MOCA

Per ottenere la dichiarazione di conformità per i MOCA è necessario testare i materiali in laboratorio. Le migrazioni possono essere influenzate da diversi fattori, oltre le caratteristiche del MOCA che quelle dell’alimento, possono essere influenzate anche dalle condizioni di produzione e dall’uso che viene fatto del materiale. Il processo di test consiste nell’utilizzare strumentazione da laboratorio appropriata per esporre i MOCA a ambienti simulati che replicano l’utilizzo previsto.

Un test effettuato, per esempio, è per valutare gli effetti della temperatura sulla migrazione. Per effettuare questo test vengono utilizzate camere climatiche, che consentono di esporre i campioni a varie temperature in maniera controllata.

Nei test di laboratorio sui MOCA è essenziale anche l’utilizzo di frigoriferi da laboratorio, che vengono utilizzati non tanto per esporre il campione a varie temperature quanto per mantenere il campione ad una temperatura bassa stabile.

Durante i test MOCA, oltre le diverse strumentazioni da laboratorio, vengono utilizzate anche sostanze chimiche che simulano gli effetti dell’interazione tra il MOCA e gli alimenti, chiamate simulanti. Ci sono diversi tipi di simulanti che vengono scelti in base alle caratteristiche dell’alimento a cui il materiale è destinato. Per esempio, esistono simulanti unici per alimenti acquosi, alimenti acidi ed anche per alimenti alcolici.

Normativa e sanzioni correlate alla certificazione MOCA

La dichiarazione di conformità per i MOCA è obbligatoria ed è regolata da specifiche normative, sia europee che italiane. In Unione Europea, il regolamento (EU) n. 10/2011 stabilisce le normative da rispettare per i materiali e gli oggetti destinati a venire a contatto con i prodotti alimentari.

Innanzitutto, il regolamento comunitario europeo stabilisce che tutti i materiali che sono destinati a venire a contatto con gli alimenti devono escludere il trasferimento (o migrazione) di sostanze in quantità così elevate da nuocere alla salute del consumatore o da modificare la composizione del prodotto alimentare.

La normativa prevede inoltre che i MOCA devono essere testati nelle peggiori condizioni di durata e temperatura prevedibili per l’uso e che la composizione, l’odore e il gusto degli alimenti non devono essere compromessi.

Una volta ottenuta la certificazione MOCA i distributori dovranno assicurarsi di comunicare la loro idoneità adeguatamente. In ogni MOCA certificato troviamo, infatti, l’apposito simbolo con bicchiere e forchetta che contraddistingue i prodotti idonei al contatto con alimenti.