Indagini Forensi: come la genetica forense aiuta nelle indagini criminali

Le indagini forensi sono un tipo di indagine volta a risolvere vari crimini. Tra le discipline scientifiche che giocano un ruolo determinante in questo campo, la genetica forense si distingue per la sua capacità di fornire prove concrete e affidabili.

Con la genetica forense, attraverso l’analisi del DNA per esempio, è possibile identificare sospetti e collegare persone a scene del crimine.

Cos'è la genetica forense?

La genetica forense è una ramo della biologia che applica i principi della genetica alle indagini criminali. Questa scienza si basa sull’analisi del DNA, una molecola unica per ogni individuo che contiene informazioni genetiche utili per l’identificazione personale. Grazie alla genetica forense il modo in cui vengono condotte le indagini è stato rivoluzionato permettendo di ottenere risultati che una volta erano inimmaginabili.

Tra le applicazioni più comuni della genetica forense troviamo:
• L’identificazione di sospetti attraverso tracce biologiche come sangue, saliva o capelli trovati sulla scena del crimine.
• La revisione di casi irrisolti grazie a tecnologie più avanzate rispetto a quelle disponibili al momento del crimine.

Il lavoro del genetista forense: chi è e cosa fa

Il genetista forense è uno scienziato specializzato nell’analisi del DNA e di altri dati genetici per scopi legali. Questo professionista collabora con le forze dell’ordine, gli avvocati e i tribunali per fornire prove scientifiche fondamentali alla risoluzione di casi criminali o civili.

Tra le sue principali responsabilità troviamo la raccolta e conservazione delle prove, che richiedono particolare attenzione per assicurare che i campioni biologici siano preservati nella loro integrità. Una volta acquisiti i campioni, il genetista procede con l’analisi di laboratorio, impiegando strumenti e tecniche avanzate per estrarre e studiare il DNA.

Grazie all’integrazione di strumenti come il camera test per rilevazione impronte digitali, il lavoro degli esperti forensi diventa ancora più efficace, consentendo di combinare informazioni genetiche e biometriche per ottenere una visione completa degli eventi analizzati.

Infine i risultati delle analisi vengono poi interpretati e confrontati con i profili genetici presenti nei database esistenti o con campioni di riferimento. Una volta completate le analisi il genetista forense ha il compito di presentare in tribunale i risultati in modo chiaro e comprensibile.

Tecniche di analisi del DNA nelle indagini forensi

L’analisi del DNA è uno degli strumenti più utilizzati nell’indagini forensi grazie alla sua affidabilità. Al giorno d’oggi infatti è possibile analizzare anche quantità minime di materiale genetico per identificare un sospetto, scagionare un innocente o collegare una scena del crimine a una persona specifica. Le tecniche di analisi del DNA si basano principalmente su tre fasi: l’estrazione, l’amplificazione e l’analisi dei marcatori genetici.

Le analisi del DNA si dividono in tre fasi principali:

  1. Estrazione del DNA

In questa prima fase il DNA viene estratto da campioni biologici come saliva, sangue, capelli o cellule epiteliali. In questo passaggio, fondamentale per isolare il materiale genetico e prepararlo per le fasi successive, vengono utilizzati strumenti per idagini forensi altamente specializzati, come quelli offerti da Aleph Tech, che garantiscono un’estrazione precisa e contaminazioni minime.

  1. Amplificazione tramite PCR

Una volta isolato, il DNA viene amplificato utilizzando la reazione a catena della polimerasi (PCR). Questa tecnica consente di moltiplicare i frammenti genetici, rendendoli sufficientemente visibili e analizzabili.

  1. Analisi dei marcatori genetici

L’ultima fase prevede l’identificazione di specifici marcatori genetici che variano da individuo a individuo. Questi marcatori sono analizzati tramite elettroforesi capillare, una tecnica che consente di distinguere i diversi frammenti di DNA in base alla loro lunghezza. Il risultato è un profilo genetico unico, paragonabile a una “firma” biologica.